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Cominciamo con la raccolta, la lavorazione e la commercializzazione del carciofo.
Il carciofo (Cynara scolymus L.) è una pianta della famiglia Asteraceae considerata interessante per l’uso alimentare e, secondariamente, medicinale. Dal carciofo, ad esempio, si ricavano dei rimedi naturali depurativi per il fegato. Come gran parte degli ortaggi, i carciofi sono costituiti principalmente da acqua e fibre vegetali, utili per stimolare il buon funzionamento dell’intestino. Essi rappresentano una fonte importante di preziosi sali minerali, tra i quali troviamo sodio, potassio, fosforo e calcio. I carciofi contengono inoltre vitamina C, e vitamine del gruppo B, con particolare riferimento alla vitamina B1 ed alla vitamina B3. Contengono inoltre vitamina K, ritenuta utile nella prevenzione dell’osteoporosi. I carciofi sono una fonte di ferro e di rame, elementi impiegati dal nostro organismo nella produzione delle cellule del sangue. Sono inoltre una fonte di betacarotene e luteina, preziosa per proteggere la vista. Tra i componenti che rendono interessanti i carciofi dal punto di vista curativo vi sono i flavonoidi, tra i quali spicca la rutina, derivati dell’acido caffeico e metaboliti secondari che permettono l’attività farmacologica degli estratti di carciofo. Tra di essi troviamo la cinarina, considerata utile in caso di disturbi del fegato. I derivati dell’acido caffeico garantiscono effetti antiossidanti ed epatoprotettivi.
Riassumiamo le proprietà dei carciofi:
• Ricchi di sali minerali
• Fonte di ferro
• Vitamina C
• Vitamine del gruppo B
• Proprietà afrodisiache
• Proprietà anticellulite
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