La nostra idea vincente è far si che il “sistema biologico” diventi parte della vita ordinaria delle produzioni, non straordinaria.
E per far questo, pensiamo che sia necessario coltivare come una volta, ponendo attenzione e cura ai cicli biologici delle piante, rispettando tempi e modi di raccolta: solo così possiamo avere la speranza di poter lasciare ai nostri figli, una terra sana e prodiga di benessere.
Il mondo deve ritornare ad essere BIO. Per far questo, bisogna crederci. Noi ci crediamo da oltre 20 anni.
Nel 1996 inizia la nostra avventura, a pochissimi anni dal Reg. (CEE) nº 2092/91 relativo al metodo di produzione biologico di prodotti agricoli e all’indicazione di tale metodo sui prodotti agricoli e sulle derrate alimentari. Eravamo solo in tre all’inizio: tre giovani visionari (forse)!
Pensavamo di rendere il territorio in cui vivevamo un po’ più pulito. Erano gli anni in cui l’agricoltura siciliana convenzionale continuava a crescere a dismisura.
Noi invece sentivamo il bisogno di tutelare la nostra terra e quindi iniziare a coltivare in un altro modo. Quello dei nostri nonni, che usavano le rotazioni colturali per non depauperare troppo i loro terreni, che erano attenti al mantenimento della struttura del suolo e della sostanza organica, che utilizzavano antiparassitari naturali.
Abbiamo iniziato ad utilizzare anche la lotta biologica contro i parassiti. Non è stato facile: il mantenimento dell’equilibrio naturale tra prede e predatori doveva rimanere inalterato.
Sono stati anni di prove e sacrifici. Di produzioni agricole coltivate con fatica e preoccupazioni.
Nel frattempo l’idea di una #agricolturabiologica e sostenibile coinvolgeva sempre più nuovi adepti: così la tenacia ha premiato i nostri sforzi e nel giro di pochissimi anni, la nostra cooperativa si è arricchita di altri giovani agricoltori, convinti assertori del metodo biologico!
Oggi siamo più di 25 produttori agricoli.
Coltiviamo decine di prodotti tra frutta e ortaggi, naturalmente tutti BIO: #uvadatavola, pesche, albicocche, susine, angurie, meloni, arance, clementine e mandarini. E poi, pomodori, dal #datterino al ciliegino, cuore di bue, oblungo, grappolo, tondo; e ancora melanzane, peperoni, zucchine, zucche, cavoli, insalate.
Abbiamo un privilegio unico: questa nostra terra è prodiga di frutti e rende merito a chi la sa trattare bene!
Pensiamo di essere davvero fortunati a poter vivere e lavorare qui: e questa fortuna deve poter essere condivisa con tutti, iniziando dai nostri figli!
Ad maiora! Scoprite un pò di più su di noi: www.opagrologica.it