La pianta di pomodoro, in tutte le sue varietà, necessita di molte cure. La OP Agrologica Bio (http://www.opagrologica.it) coltiva 6 tipi di pomodori: datterino, tondo liscio, oblungo, a grappolo, a cuore di bue e ciliegino. Gli interventi sulle piante non prevedono l’uso di agenti chimici industriali. Tutto l’iter di semina e crescita della pianta segue i ritmi naturali del terreno, nel rispetto dei criteri bio, così come garantito dal marchio di qualità apposto dall’azienda sui suoi prodotti.
La pianta di pomodoro si deve sviluppare e crescere in altezza. Si tratta di un ortaggio molto delicato che richiede delle cure specifiche. In particolare gli agricoltori devono sfemminellare la pianta per metterla in condizione di produrre i frutti e non sovraffollarsi di rami laterali. Con il termine “sfemminellatura” si intende semplicemente la potatura del pomodoro. Si eliminano manualmente i getti laterali, detti anche germogli (femminelle) che si formano nella zona ascellare della pianta.
Questa operazione fa sì che i pomodori arrivino a maturazione più velocemente. E la pianta non “disperda la sua energia” nelle varie femminelle laterali che naturalmente vanno a formarsi durante la crescita. Essendo piccoline, non arriveranno mai a produrre dei frutti.
Gli agricoltori eseguono questa operazione “ad occhi chiusi”. Ma anche i meno esperti possono riuscirci senza problemi. Anche se alle prese con le loro prime piantine di pomodoro, individueranno facilmente i getti da eliminare, in quanto si formano ai lati del fusto centrale della pianta.
In genere, si consiglia di effettuare la sfemminellatura sulle varietà indeterminate di pomodori, ossia su quelle piante che si sviluppano continuamente in altezza. Questo intervento consente alle piante di ridurre le infiorescenze e dare maggiore spazio ai frutti. I pomodori risulteranno di qualità migliore. Questo tipo di operazione è essenziale per far crescere sane e robuste le piante di pomodoro che producono frutti di grandi dimensioni come il Cuore di Bue, ma non è necessaria su quelle che ne sviluppano di piccole dimensioni come il datterino.